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Maestro di Monteoliveto Ugolino di Nerio
PITTORE (1280 circa - 1349)
scuola senese
RECAPITI E ORARI
Ugolino di Nerio
Biglietto da visita (vCard)
Nato presumibilmente a Siena attorno al 1280, fece parte di una famiglia di pittori con il padre Nerio e i fratelli Guido e Muccio pure artisti. Il Vasari gli dedica un cenno nelle sue Vite, pone come data di morte il 1349. L'unica sua opera firmata è un polittico del 1325 per l'altare maggiore della basilica di Santa Croce a Firenze, oggi smembrato e disperso in vari musei stranieri. Sulla base dello studio di questa opera gli è stata attribuita una folta serie di lavori ed è stato ricostruito il suo percorso artistico a partire dalla collaborazione con Duccio alla celebre Maestà della Cattedrale di Siena (1308-1311) nella quale la mano dell'allievo è stata riconosciuta nei busti degli apostoli della parte superiore. L'autonomia artistica dovrebbe risalire al 1315, ma già dal 1320 circa il suo stile si definisce maggiormente e si arriva alla maturità artistica, caratterizzata da una forte spiritualità dei soggetti e la notevole eleganza delle figure: a questo periodo risale il Trittico ora agli Uffizi, dai forti tratti alla maniera di Duccio e di Simone Martini. Anche la scelta dei colori più brillanti rispetto al suo maestro gli è peculiare, forse influenzato dall'attività Simone Martini. Tra le opere di questa fase sono state riconosciute alcune Madonne, una alla Lehman Collection e una nella chiesa dei Servi di Montepulciano, vicinissime alla monumentale tavola per Santa Croce, che con i suoi ben sette scomparti con la Vergine e vari Santi, doveva essere uno dei più spettacolari polittici del Trecento. Vasari vide questa pala nella sua collocazione originale ed attribuì a Ugolino anche un'altra tavola, che dichiarava di aver visto nella cappella Bardi della stessa chiesa, nonché un polittico per la chiesa di Santa Maria Novella, oggi disperso e non ancora identificato, a parte la zona centrale con la Madonna col Bambino che si trova nella chiesa della Misericordia a San Casciano Val di Pesa. L'altare di Santa Croce non fu un episodio isolato, ma fu la più importante commissione in una serie di opere che i francescani gli affidarono: oggi sono stati individuati almeno otto polittici smembrati in vari musei o sopravvissuti solo come frammenti riconducibili al suo stile. Fonte Wikipedia